Finito il periodo dell’allattamento, per il neonato inizia lo svezzamento, quella fase transitoria in cui gli si insegnerà a mangiare il cibo che anche gli adulti consumano. L’alimentazione del neonato è infatti diversa dalla nostra, non solo per quantità, ma anche per tipologia di ingredienti da utilizzare.
Tutto ciò che diamo ai nostri figli in questo periodo, quello a cui li abituiamo, non solo influisce sui gusti, ma anche sulla sua futura salute. È quindi importate conoscere da subito cosa si adatta ad un neonato e cosa no. Vediamo insieme.
Alimentazione del neonato: da cosa iniziare
I neonati, oggi, hanno a loro disposizione una scelta più ampia di prodotti, merito anche della maggiore consapevolezza alimentare sin dalla tenera età. È proprio ciò che si mangia in questo periodo che influisce anche sulla salute futura del bambino.
Il primo alimento assunto dal bambino è il latte materno, quello che più di ogni altra cosa fornisce al neonato non solo i nutrimenti ma anche gli anticorpi fondamentali per la crescita dei primi mesi di vita. Quando questo manca, si può procedere con il latte in polvere, un latte di mucca umanizzato appositamente studiato per essere facilmente digerito e per sostituire i nutrimenti umani.
Quando inizia lo svezzamento
Tra i 5 e i 6 mesi del neonato il solo latte materno non risulta più sufficiente per assecondare i bisogni del neonato e arriva così il momento dello svezzamento. In questa fase, al latte che il bambino ha assunto nei primi mesi, si aggiungono le prime pappe.
Uno dei primi alimenti da aggiungere alla dieta sono i cereali, che andranno uniti alle verdure e a fonti di proteine pure come la carne bianca povera di grasso o il pesce azzurro. Questi andranno somministrati in forma semi – solida, per consentire al bambino di ingerirli correttamente, anche se avrà già raggiunto l’autonomia adatta per mantenere una posizione ottimale.
In questo periodo, inoltre, il bambino inizia a sviluppare i primi gradimenti nei confronti del cibo che gli prepariamo.
La pappa a 7 mesi
Tra i 7 e i 9 mesi il neonato inizia a diminuire le porzioni di latte materno o in polvere per aggiungere altri cibi alla sua alimentazione. Ciò che prima veniva assunto una volta al giorno adesso può essere dato anche due volte e, inoltre, arriva il momento della merenda e di bere l’acqua con il beccuccio e non più con il biberon.
È in questo periodo di tempo che il bambino inizia ad assumere i primi yogurt, appositamente ideati per la sua dieta, e soprattutto la frutta. Questa può essere data in piccoli pezzi o frullata ma è importante non aggiungere mai altro zucchero. L’errore frequente è infatti quello di addolcire gli alimenti per incentivare il bambino, ma con il tempo ciò potrebbe comportare gravi malattie.
Cosa mangia dai 12 mesi
Arrivati verso il primo anno di età il bambino inizia a nutrirsi quasi come un adulto e, come noi, a nutrirsi cinque volte al giorno. È ancora possibile sostituire la colazione del mattino o le merende a base di yogurt con il latte materno, così come possiamo continuare a dargli il latte la sera prima di dormire. È importante però che impari a maneggiare il cucchiaio e il bicchiere per indirizzarlo verso la propria indipendenza.